Fisciano: «Referendum ignorati». L’accusa di Vincenzo Landi

Di Laura Naimoli

Eboli, 7 giugno 2025 – «A Fisciano la politica è morta», Questo l’incipit del j’accuse del giovane attivista Vincenzo Landi nei confronti dell’amministrazione comunale fiscianese.

«La chiamata alle urne per i referendum di domani e dopodomani, 8 e 9 giugno, poteva essere per l’amministrazione comunale di Fisciano, composta in maggioranza da tesserati al Partito Democratico, l’occasione per tornare un minimo a parlare con il popolo. E invece nemmeno stavolta le “persone di sinistra” hanno battuto ciglio. Certo, nessuno si aspettava, nemmeno io, una denuncia netta sul genocidio in corso a Gaza, ma ignorare i referendum è davvero troppo. Essi offrono l’opportunità di agire dal basso, senza delegare nulla a nessuno, votando per i NOSTRI diritti! Per un lavoro sicuro, dignitoso, stabile e senza ricatti».

Poi Landi parla di un «altro silenzio assordante» quello relativo ai problemi territoriali quali la «mancanza di medici di base, furti nelle abitazioni, spopolamento delle frazioni, totale assenza di eventi culturali, trasporto pubblico inefficiente, esercizi commerciali costretti a chiudere. Però dai, facciamo la raccolta differenziata!» – ironizza il giovane.


«La verità è che il PD Fiscianese torna in voga solo per la chiamata al voto quando si tratta di elezioni europee, regionali o amministrative, per spostare qua e là voti per alimentare questo sistema politico, lasciatemi dire, fallimentare» – conclude Vincenzo Landi.

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Dramma della solitudine in via Raffaele Pumpo, ad Eboli. Trovato privo di vita un uomo anziano, classe 1939. Dalle condizioni in cui il corpo è stato trovato sembra che l’uomo sia deceduto da quasi un mese.
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L’uomo è stato un dipendente della Fiat per oltre 40 anni a Torino. Poi, una volta in pensione, si è trasferito ad Eboli doveva aveva un solo familiare. Era un grande appassionato di musica, infatti, comprava molti strumenti musicali tanto che era diventato molto apprezzato nell’ambito musicale locale.