Ambito S03: De Luca manda il commissario e la città paga

Era nell’aria, prevedibile e anche scontato. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha deliberato di «disporre l’esercizio del potere sostitutivo nei confronti dell’Ambito territoriale S03 ex S05 con Comune Capofila Eboli, per omesso adempimento delle disposizioni di cui agli articoli 7 e 10 della medesima legge regionale e per non aver adottato gli atti di competenza per assicurare l’erogazione dei servizi ai cittadini». In via definitiva, la regione Campania ha deciso di commissariare gli atti dell’esercizio 2020 del Piano di Zona di Eboli.

Gli atti relativi a quell’anno, infatti, non sono stati inviati nei tempi previsti la cui scadenza era maggio 2021, quando l’attuale amministrazione non era in carica. Il 12 maggio di quest’anno il Comune di Eboli ha chiesto una proroga dei termini. Il mandato commissariale durerà sessanta giorni a decorrere dalla notifica del decreto presidenziale di conferimento dell’incarico, salvo un periodo di proroga non superiore a quarantacinque giorni su richiesta motivata della commissione. In tutto potrebbero trascorrere quattro o cinque mesi. In ogni caso, a pagare l’opera del commissario che verrà nominato saranno le casse comunali.

«Scontiamo un ritardo pregresso. Ma quando ci siamo insediati abbiamo trovato una serie enorme di problemi, dalla carenza di personale, alle numerose assenze causa covid, alle inchieste giudiziarie con coinvolgimento non solo dei livelli politici ma anche dei funzionari.  Tant’è che non era stata approvata neppure la programmazione 2019 per la quale siamo riusciti a completare l’iter giusto in tempo – ha spiegato l’assessore al Piano di zona Massimiliano Curcio – Nel frattempo i servizi, pur in assenza della formalizzazione della programmazione che avviene comunque a rendiconto come per tutti i piani di zona, sono stati egualmente erogati. In ogni caso il commissariamento del 2020 non blocca l’iter per la costituzione dell’azienda consortile che va avanti spedito. Siamo ormai alle ultime fasi. E vorrei aggiungere che all’atto dell’insediamento l’Amministrazione Conte, proprio a causa di quanto accaduto, si è trovata di fronte a comuni completamente sfiduciati che volevano fuoriuscire dall’ambito. E’ stato necessario un lungo lavoro per far percepire il cambiamento in atto e riuscire a non perdere pezzi. Nell’ultimo coordinamento, infatti, tutti i Comuni hanno approvato gli atti per procedere verso la nuova azienda». L’amministrazione farà comunque tutto il possibile per scongiurare l’arrivo del commissario. «Gli atti in questione sono in realtà pronti, sebbene non siano stati ancora trasmessi – spiega Curcio-. Martedì, infatti, saranno sottoposti al coordinamento per l’approvazione».

Le reazioni

Non si sono fatte attendere le reazioni delle parti politiche di opposizione. «Ecco qua- Ha commentato alzando le braccia al cielo Cosimo Pio Di Benedetto-. Mario Conte sarà ricordato per i fallimenti amministrativi. Mi scoccia fare l’elenco dei fallimenti che è riuscito a registrare in soli sette mesi, ma è necessario dare una misura alle cose. Terna, Alta Velocità, rifiuti in area pip, ospedale e ora commissariamento perché la programmazione non è stata presentata entro i termini. E avevano chiesto la proroga. La costituzione dell’azienda consortile va avanti spedita, apprendiamo dall’assessore Curcio, ma intanto dimentichiamo di rispettare i tempi della programmazione. Covid, carenza di personale, calamità naturali. La verità è che c’è una mancanza di capacità gestionale incredibile».

«Era nell’aria da mesi e abbiamo avuto la conferma. Cala il sipario sul Piano di Zona S3 ex S5, dopo gli scandali giudiziari, i rilievi dell’Anac (a breve ulteriori novità) e la mancata erogazione dei servizi ai cittadini- afferma Damiano Cardiello che però punta il dito contro l’amministrazione precedente, quella Cariello-. Accade raramente ma a Eboli è la prima volta. Verrà nominata una commissione di gestione straordinaria per almeno sessanta giorni che dovrà tentare di risanare una situazione francamente inaccettabile. A pagare lo scotto saranno le fasce deboli, tra cui disabili, anziani e famiglie meno abbienti. Una pagina triste che affonda le radici negli ultimi 3 anni di gestione a dir poco scandalosa ed il risultato è questo».

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