Convenzione Consip: tablet e notebook per consiglieri e assessori. E’ polemica.

Verso la transizione ecologica con un risparmio di carta e denaro, grazie all’introduzione della tecnologia. Questo l’intento di fondo della convenzione che l’Ente ha stipulato con Consip, in seguito alle modifiche approvate dalla Giunta comunale al Disciplinare per la dotazione e l’utilizzo di apparecchiature informatiche

Il costo dell’operazione non è ancora chiaro perché dipenderà dal numero di consiglieri assessori e dipendenti che aderiranno all’iniziativa.

«Tablet e notebook saranno utilizzati per la consultazione dei documenti amministrativi e per l’espletamento dei compiti di ufficio propri degli Assessori o dei consiglieri, ma anche per la digitalizzazione del Consiglio comunale – spiegano dal Comune -. Queste apparecchiature contribuiranno a diminuire significativamente l’impatto ambientale della carta e contestualmente a garantire il passaggio dalla carta al digitale nella PA, con notevoli risparmi soprattutto in termini economici per l’Ente. I telefoni cellulari, invece, saranno assegnati in dotazione esclusivamente ai funzionari che devono garantire la reperibilità. I dispositivi dovranno essere restituiti al termine del loro periodo di uso, ma verranno anche controllati a campione per evitare che se ne facciano utilizzi impropri».

Nonostante le garanzie sui costi contenuti dell’accordo, Damiano Cardiello storce il naso. «Siamo nel 2024. Ognuno di noi possiede un tablet o un cellulare. Non vedo la ragione per dover noleggiare queste apparecchiature. Invito a ritirare la delibera in autotutela, prima che intervenga la Corte dei Conti e si rischi il danno erariale» – commenta Cardiello.

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