Il 17 luglio appena trascorso, gli Scacchi Viventi sono tornati sulla scena, conferendo a strade e piazze e al centro storico della città un’aura una idilliaca. I meriti vanno a sbandieratori, falconieri, musicisti, attori, organizzatori, ma soprattutto ai bambini. Chapeau. Tema di quest’anno, la congiura del Papa e dei Principi del territorio, ordita contro Federico II di Svevia.
L’evento ha attratto a sé una vera e propria marea di ebolitani che si sono ritrovati spettatori dentro la storia, presso il parco didattico “Le Antiche Fornaci”. Lo scenario è suggestivo: si trova ai piedi del Castello dei Principi Colonna. E proprio questa storica fortezza continua ad implorare, urlando disperatamente, di essere riscattata e di poter rappresentare, finalmente, la storia e la cultura del popolo della Piana del Sele. Al suo interno, all’interno del Castello c’è ancora, la casa circondariale e, come se non bastasse, dall’8 marzo del 2015 c’è una torretta monca, tenuta in piedi da una orribile impalcatura che fa a botte con il paesaggio e con il cuore degli ebolitani.
Arriverà un’amministrazione che farà scacco matto su questa situazione?
Analizzando un po’ l’intera serata ci si accorge che ormai è divenuta cosa semplice rubare la scena alla tanto amata Piazza della Repubblica, sempre più desolata. L’organizzazione tutta, in una sola sera, dopo mesi di prove, sudore e impegno profuso, ha mosso bene le proprie pedine. La Regina della città, Piazza della Repubblica è stata spodestata. La corona degli eventi poggia sul capo del centro antico, luogo cult per promesse elettorali, ma abbandonato a se stesso, per l’incapacità di amministratori che governano la città dalla notte dei tempi. Per fortuna ci sono i cittadini, quelli che nel centro storico ci vivono e che valorizzano di anno in anno con eventi e sacrifici.
Serata magica quella vissuta da chi ha preso parte a questa splendida iniziativa. Eppure era facile percepire l’amaro in bocca guardando appena fuori dall’evento medievale. In Piazza e sul Viale Amendola, prime cartoline per chi arriva da fuori, regna l’autogestione totale. Auto in doppia fila, luoghi oscuri e attività serali abbandonate al limite del trash. Il medioevo. Quello becero che nulla ha a che vedere con una rappresentazione ben fatta e degna di essere vissuta.
UniSa: seminario sul contrasto alla desertificazione sociale
Martedì 2 maggio il presidente della provincia di Salerno Alfieri ospite del seminario Unisa sul contrasto alla desertificazione sociale