Eboli, Open day G. Romano: la tradizione guarda al futuro

L’appartenenza ad una comunità nasce e si alimenta anche attraverso la comunità scolastica a cui si sceglie di affidare l’istruzione e la formazione del proprio figlio. Eboli gode di una storia lunga e di enorme pregio in tal senso, con scuole che hanno saputo interpretare i cambiamenti e sublimarli nell’istruzione. È nel solco della tradizione che si inserisce l’antica storia dell’Istituto Comprensivo Giacinto Romano che accoglie e forma nuovi cittadini, dall’età dell’infanzia fino all’adolescenza.

La continuità della formazione, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola secondaria di primo grado, passando per la scuola primaria, garantisce un percorso educativo e formativo che coglie le inclinazioni naturali degli alunni e le potenzia.
In queste ore, fervono i preparativi per l’Open Day che si terrà sabato 14 gennaio. La scuola apre le sue porte alla comunità così da consentire alla comunità di sperimentare e osservare l’offerta formativa proposta. La scuola, pur contando su una lunga tradizione, è essenzialmente proiettata verso il futuro e l’innovazione. I Giacintini, così chiamati gli alunni della scuola, in questi anni si sono distinti, infatti, sia in competizioni nazionali di robotica che di matematica: nello scorso settembre, un alunno della scuola primaria si è classificato settimo nella competizione nazionale di matematica Kangourou.

Le dichiarazioni della dirigente


«Nonostante i primi tre anni di esperienza come dirigente scolastica li abbia trascorsi in un contesto totalmente diverso, in Toscana – racconta la Dirigente dell’Istituto Comprensivo G. Romano Angela Di Donato -, mi sono sentita subito accolta, ma soprattutto, fin dalle prime settimane, ho appurato la grande professionalità del corpo docente. Grande attenzione alle materie scientifiche ed umanistiche, ma altrettanto importante è l’attenzione che viene rivolta alle arti. Basti pensare che abbiamo, nel piano dell’offerta formativa, una sezione ad indirizzo musicale. La nostra è una continuità verticale che si declina in tutti gli ordini di istruzione, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, ma è anche una continuità orizzontale che sa stringere forti legami con il territorio. Non è un caso, infatti, che l’Open Day della nostra scuola, strutturato con tantissimi laboratori, non si limiterà ad essere una esperienza da vivere solo ed esclusivamente nel perimetro dell’edificio scolastico».
Luoghi urbani considerati punto di riferimento della comunità come Biblioteca, Fornaci Romane, Piazza della Repubblica e Moa faranno da cornice ai laboratori sapientemente organizzati.

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