Avere una città più pulite è necessario ed anche possibile. Tanti piccoli passi in questa direzione sono stati mossi in questi primi mesi di amministrazione Conte, grazie all’impegno dell’assessore all’ambiente Nadia la Brocca che ieri mattina, alla presenza del direttore della Sarim Michele Marino, il neo dirigente Palmerino Belardo e Vincenzo Carusi, ha presentato il calendario per il conferimento dei rifiuti tradotto in tre lingue: arabo, rumeno e hindi. «E’ un progetto pensato e voluto fin dai primi mesi dell’insediamento di questa amministrazione – spiega la Brocca-. La comprensione linguistica delle regole è il primo passo da cui partire se si vuole che la norma sia compresa e quindi rispettata da tutti e da ciascuno. Per fare vera integrazione, infatti, bisogna dare strumenti concreti per consentire alle persone di comprendere ciò che viene detto e ciò che è stabilito nel regolamento comunale. Più che integrazione a noi piacerebbe istaurare una vera e propria collaborazione con le comunità presenti sul territorio che devono partecipare alla vita cittadina a 360 gradi. Certo, sappiamo bene che la traduzione dei calendari non è sufficiente, ma era giusto cominciare dalla base. Abbiamo chiesto la collaborazione di associazioni che operano con e per i migranti ed hanno accolto di buon grado l’invito. Abbiamo dato particolare attenzione alla comunità ucraina che in queste settimane, in maniera numerosa, sta arrivando sul nostro territorio».
Qualche settimana fa, è stato ripristinato il servizio delle guardie ambientali, volontari che coadiuvati dalla polizia municipale, effettuano controlli sui rifiuti soprattutto nelle due zone più attenzionate: centro storico e fascia costiera. Durante la conferenza si è teso a precisare che, dai controlli effettuati quotidianamente, è emerso che gran parte di coloro che non rispettano le norme sul conferimento dei rifiuti sono italiani e, talvolta, lanciano oggetti di ogni sorta dal finestrino delle proprie auto. «Siamo ben lieti di accompagnare questo processo virtuoso per coinvolgere le comunità straniere sul territorio – ha affermato Palmerino Belardo-. Il calendario detta regole precise per illustrare la corretta raccolta differenziata. Ed è questo il primo passo per consentire non solo alla città di avere un aspetto pulito e decoroso ma anche per rispettare la filiera dei rifiuti che, ricordo, prende il via dalle abitazioni di ciascun cittadino. Dovremmo pensare a premiare privati e aziende che rispettano modelli virtuosi così da incentivare la differenziata e, di conseguenza, abbassare la tariffa Tari. Non abbiamo altra scelta che collaborare per avere benefici usufruibili per tutti. Per chiunque avesse dubbi o volesse informazioni, ricordo che la Sarim mette a disposizione degli utenti un call center gratuito e un front office a cui potersi rivolgere». All’incontro erano presenti anche i rappresentanti di alcune associazioni che si occupano di migranti: Ibrahim Diop per Dunyaa Aps, Annamaria Paesano e Mariarosaria Adiletta per la cooperativa Csc Credito Senza Confini e per l’Associazione Cidis Onlus.
« È un primo importante passo di un lungo percorso che vedrà direttamente coinvolti e chiamati in causa i nostri nuovi concittadini in percorsi condivisi di cittadinanza attiva: il problema rifiuti è un problema comune che solo se gestito insieme e con l’impegno di tutti può portare a risultati concreti – ha affermato Annamaria Paesano-. Abbiamo già la totale disponibilità dell’Associazione Marocco Solidale-Moschea di Eboli e del Gurdwara Sanghat Sabah – Tempio Sikh per una diffusione capillare che avverrà attraverso assemblee di cittadinanza che coinvolgeranno le comunità migranti e le istituzioni. Importante anche la disponibilità di numerose attività commerciali gestite da migranti, soprattutto in zone che maggiormente necessitano di presenza ed attenzione come Santa Cecilia e la zona di Campolongo. Siamo convinti che il coinvolgimento diretto, il riconoscimento dell’essere parte di questa comunità sia l’incipit per reali percorsi di corretta interazione».
Plaude all’iniziativa il presidente dell’aps Dunyaa. «L’interazione organica delle parti che compongono una società civile di ampio respiro, moderna e pronta a guardare al futuro, è possibile solo ed esclusivamente puntando ad azioni che garantiscano la diminuzione progressiva di quell’inciampo inutile e anacronistico rappresentato dal concetto di un “Noi” e un “Loro”. La nostra comunità è di molto avanti, perfino rispetto a noi stessi: mentre noi cerchiamo un punto di incontro, in realtà non ci accorgiamo che i punti per incontrarci sono semplicemente sono i nostri occhi. Le nostre scuole sono quotidianamente frequentate da bambini e ragazzi provenienti da più parti del globo, così le parrocchie, gli oratori, per non parlare delle aziende della Piana del Sele che hanno proprio come prerogativa la massiccia presenza straniera. Allora, per tutti gli indirizzi della politica e dei settori amministrativi dobbiamo tener presente che ogni scelta volta a migliorare le condizioni dei migranti migliora implicitamente le condizioni di vita di ogni cittadino di Eboli. Aiuteremo nella distribuzione capillare dei calendari e non solo parleremo con ogni comunità presente sul territorio». Si è stabilito quindi di concordare con le associazioni le modalità di distribuzione sul territorio tra le varie comunità presenti. Un’occasione anche per incontrarle e stabilire un contatto e le necessarie forme di collaborazione. Concetto sottolineato anche dall’assessore alle Politiche Sociali Damiana Masiello che sta lavorando proprio a questo obiettivo.
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