Il fuoco illumina Campagna. Fine settimana in festa per i fucanoli

Di Francesco D’Alessandro

Tradizionalmente, nella Città di Campagna, il 17 Gennaio -giorno di sant’Antonio Abate- il fuoco illumina le vie del centro storico così, nel mese più freddo dell’anno, si può godere del tepore dei “Fucanoli”. A causa delle condizioni metereologiche avverse, quest’anno la festa è rimandata al fine settimana: sabato 20 e domenica 21 gennaio. La tradizione vuole che la statua del Santo, conservata nella chiesa del SS. Salvatore e S. Antonino a “Zappino”, venga portata in processione fino a “Piazza Sant’Antonio” e lungo il percorso siano collocati dei falò che saranno accesi solo dopo il passaggio della statua.

Come “ ‘a Chiena” anche i Fucanoli sono una tradizione antica, che affonda le sue radici nella religione cattolica assumendo una funzione rituale. Il simbolo del fuoco non solo evoca la luce che squarcia le tenebre, ma è legato a Sant’Antonio Abate, allo scontro col Diavolo e al tentativo di strappare i dannati alle fiamme infernali; disseminare il cammino del Santo di falò è una commemorazione, un tentativo di emularne la funzione purificatrice.

La funzione principale e più gioiosa, in un’ottica laica, è la ricostruzione del “focolare” che non raccoglie solo i membri di una famiglia ma chiunque voglia riscaldarsi e scambiare due parole in tranquillità: si va oltre i conflitti rionali e familiari, si ignorano le ostilità che spesso allontanano gli abitanti di due paesi diversi. Come l’acqua d’estate scorre per quelle strade e ne lava il corso, d’inverno il fuoco sembra ripulire un intero paese e chiunque altro dall’odio e dalla frustrazione.

Tra la musica, il vino, il cibo tipico -la matassa, il caciocavallo impiccato e salsiccia e friarielli, che quella sera si possono gustare in ogni locale e in decine di stand– la serata passa in un attimo ed è di buon auspicio, una volta estintasi la fiamma, raccogliere la cenere ancora calda e conservarla in una boccetta. È raccomandabile seguire questa tradizione giustamente tramandata, non tanto nella speranza di un brillante futuro quanto per ricordare una bella serata.

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