Insieme per i profughi: per riscoprirsi comunità accogliente

Eboli – L’associazione “L’Altritalia” la parrocchia di Santa Maria del Carmine in San Francesco, la Fondazione Caritas, i Frati e l’Ofs del Convento di San Pietro alli Marmi hanno avviato insieme un progetto di accoglienza rivolto a profughi ucraini. I volontari dei diversi gruppi, a partire dal mese di aprile, hanno effettuato i lavori di ristrutturazione della parte del convento loro destinata e a maggio sono arrivate le prime due ospiti: una mamma con una bambina di sette anni. Attualmente sono presenti in convento cinque ospiti, di cui due minori e si potrà dare ospitalità fino ad un massimo di dieci dodici persone.

Siamo lieti di aver avviato un percorso di accoglienza in una struttura che è un luogo simbolo del nostro territorio. E’ un luogo di pace che già in passato avevamo immaginato potesse aprire le porte ai tanti che ne hanno bisogno; ed oggi, questo è stato finalmente possibile. Ci auguriamo che la strada tracciata possa essere l’inizio di un’accoglienza che vede la presenza di ospiti in fuga dai tanti paesi del mondo in cui si vivono guerre, carestie, persecuzioni di vario genere, superando l’attuale discriminazione tra profughi di serie A e profughi di serie B.

Questa esperienza, che vede insieme laici e religiosi, credenti e non credenti, aiuterà sicuramente chi è accolto, ma aiuterà anche la nostra città a crescere rispetto ai valori di solidarietà, accoglienza, pace, condivisione, fratellanza fra persone e popoli, amicizia liberatrice. In questa esperienza non ci sono enti o istituzioni che usufruiscono di fondi statali: i locali sono stati messi a disposizione dal convento che fornisce anche prodotti del banco alimentare e si fa carico delle utenze. Le spese per la ristrutturazione e l’allestimento degli ambienti sono state affrontate dalla Caritas e dall’associazione L’Altritalia, che si fa carico anche delle altre spese di gestione insieme all’Ofs e alla parrocchia.

Restano, infatti, da reperire prodotti freschi: pane, uova, carne, pesce, frutta e verdura e di prodotti per le pulizie e l’igiene personale, non presenti tra quelli del banco alimentare. Finora i volontari hanno provveduto a quanto necessario autotassandosì. Adesso però, che il numero degli ospiti sta aumentando, sia per essere supportati che per condividere i nostri concittadini questa esperienza, si è deciso di chiedere a negozi, mercati, supermercati un piccolo aiuto: fornire una volta alla settimana quello che possono, anche prodotti invenduti, che eviterebbero così di finire tra gli scarti.

Si potrà concordare giorno e orario di ritiro o di consegna in convento dei prodotti donati. Ovviamente, oltre alle necessità quotidiane, i volontari della parrocchia, dell’Ofs e dell’associazione L’Altritalia cureranno le attività di integrazione in particolare di minori, sperando di poterlo fare insieme a tanti nuovi amici che vorranno partecipare. Facciamo diventare questa esperienza un’occasione per conoscere altri popoli, per fare amicizia e per tornare a sentirci non solo comunità, ma anche comunità accogliente. La solidarietà internazionale è la tenerezza fra i popoli

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