La città del Sele annuncia l’approvazione del conto consuntivo. Di Benedetto guasta la festa

Di Laura Naimoli

Un nuovo terreno di scontro tra maggioranza e opposizione è l’approvazione del conto consuntivo del 2022, raggiunta dalla giunta comunale nella seduta di martedì scorso. Il gruppo consiliare de La città del Sele, di cui fa parte l’assessore al Bilancio Massimiliano Curcio, ha annunciato il raggiungimento del risultato con grande soddisfazione.

«Dopo anni di ‘profondo rosso’ finalmente il bilancio dell’ente torna in attivo chiudendo con un avanzo di amministrazione – scrivono consiglieri e assessori del gruppo di maggioranza-. Un risultato straordinario se solo si tiene conto che nel 2020, sotto la precedente amministrazione, l’Ente presentava un disavanzo di circa 10 milioni di euro. L’indebitamento dell’Ente passa ora da 33 milioni circa del 2020 a 21 milioni circa nel 2022. La cassa passa da € 11.628.994,42 nel 2021 a € 18.767.950,63 nel 2022.

Sono indicatori emblematici che premiano il lavoro svolto sin dall’insediamento della nostra Amministrazione e che aprono nuove prospettive per programmare investimenti per la crescita e lo sviluppo della città». Poi, i complimenti per il lavoro di squadra che comprende l’Assessore Curcio, il Consigliere Marianna Villecco e il Presidente della Commissione Bilancio Adolfo Lavorgna. Poi il gruppo si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «E’ la migliore risposta alle sterili polemiche delle ultime ore da parte di un’opposizione inconcludente e parolaia. Altro che immobilismo!».

Più che una semplice risposta, arriva una vera e propria disamina da parte del consigliere Cosimo Pio Di Benedetto che, forte dell’esperienza pregressa come Assessore al bilancio nella passata amministrazione, trovandosi all’opposizione, smorza i festeggiamenti dell’amministrazione Conte.

«Innanzitutto, occorre chiarire che il rendiconto di gestione doveva essere approvato entro il 30.04.2023 (rectius 2 maggio 23 per la festività dei lavoratori) e, solo dopo segnalazione della Prefettura di Salerno, questa amministrazione ha provveduto a deliberare lo schema di rendiconto in Giunta non ancora pubblicato nell’albo pretorio – puntualizza Di Benedetto-. Quindi al momento questa amministrazione è ancora inadempiente non avendo approvato il rendiconto in Consiglio e rischia il commissariamento. Giova precisare che detto ritardo comporta, in danno dei cittadini, ritardi nelle assunzioni di personale, e pregiudizi sia per le somme da destinare a servizi, sia per i processi di finanziamento, in particolare del Pnrr.

È evidente la difficoltà che hanno nel comprendere le scritture contabili. In secondo luogo, occorre chiarire che lo stato dell’Ente si denomina riequilibrio finanziario pluriennale, come ben sanno il Presidente Lavorgna (che dovrebbe rampognare e correggere la “città del Sele”) che pure ha ricoperto il ruolo di Assessore al Bilancio, la dott.ssa Villecco che già in passato ha collaborato con l’ente nel settore tributi, nonché l’assessore Marisei, consigliere comunale di maggioranza dal 2005 al 2015. Eppure, come sempre accade, i cavalieri del re mischiano le pere con mele, mistificano e, forse male indottrinati, diffondono ad arte inesatti dati contabili, per giustificare le loro evidenti miserie».

Poi Di Benedetto rimarca qualche dato tecnico: «Il fondo cassa al 31.12.2020 era di 18.129 euro della passata amministrazione, mentre il fondo cassa, attualmente ammonta a 18.767 milioni di euro attuale amministrazione. Mi sembra che tutto sia in linea con l’impostazione data dalla passata amministrazione! Inoltre – continua a spiegare Di Benedetto-, il debito ha un trend in discesa nel periodo 2015 al 2020 e, alla fine del 2021 (commissario De Jesu), è di euro 23.864.176,21 mentre i cavalieri del re parlano di attuali 21 milioni (attendiamo di vedere la pubblicazione sull’albo pretorio)

Le conclusioni della Città del Sele

«C’è ancora molto un lavoro da fare per rendere stabile questa nuova tendenza, in primis lavorando sui tempi di pagamento dell’Ente. A causa del ritardo nelle liquidazioni delle somme dovute ad imprese e fornitori da parte di alcuni settori del Comune che non brillano per le loro performaces, circa 400mila euro vengono accantonati prudenzialmente, sottratti all’avanzo e di fatto congelati, non essendo utilizzabili per dare risposte ai tanti bisogni della cittadinanza.

Una situazione ben nota per la quale sono stati già programmati i dovuti correttivi stabilendo precisi target per tutti i settori, sia per monitorare la spesa in quelli più critici e aumentarne la celerità nei pagamenti, sia per rendere stabile i risultati dei settori più virtuosi.

Un lavoro importante che deve continuare senza sosta e per il quale la Città del Sele, con tutti i suoi rappresentanti, profonderà ogni energia affinché Eboli torni ad essere il punto di riferimento di un vasto comprensorio, come è sempre stato nella sua lunga storia politica ed amministrativa» – concludono i consiglieri di Città del Sele.

La stoccata finale di Di Benedetto

«Da anni ormai i risultati di amministrazione sono di fatto in attivo, come avremo modo di spiegare ai cavalieri del re in Consiglio, se e quando si terrà. Tra l’altro, i cavalieri questa volta hanno mischiato le firme, ma sono sempre due consiglieri per quattro assessori. Così, giusto per rifare il conto.

L’unico profondo rosso che c’è è il film di orrore che questa amministrazione continua a girare in questa città, seppur con una vena di comicità, con le loro dissertazioni, e di mistero dovuto alle inesattezze sui dati contabili, ma su questo riservo il beneficio del dubbio: può essere che siano inesattezze dettata dalla mancanza di comprensione. Io sono per la Città ed “occorre cambiare” hic et nunc: il Sindaco vada casa!».     

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