Ospedale, carenza personale: la Uil Fpl dà i numeri

Riceviamo e pubblichiamo l’ennesima nota dell’organizzazione sindacale Uil Fpl che porta la firma dei sindacalisti Vito Sparano e Kotulak Ilona Iza. Loro non perdono la voce, noi proviamo ad amplificarla. Qualcuno sentirà?

«La scrivente organizzazione sindacale rappresenta, ancora una volta che, all’interno del presidio ospedaliero di Eboli, sono presenti molteplici ed importanti attività mediche e chirurgiche,  all’interno delle quali operano 404 dipendenti, suddivisi in 209 CPS ( infermieri) – 47 O.S.S. – 14 TSRM – 17 TSLB – 83 dirigenti medici – 14 unità di personale amministrativo – 1 Dirigente Amministrativo (presenza saltuaria) – 19 unità di altro personale.Tenendo presente ferie, malattia e pensionamenti. (dati aggiornati al mese di Settembre 2022)

Si rappresenta, per l’ennesima volta, la continua emergenza in cui sono costretti a lavorare i dipendenti a causa della carenza ormai a tutti nota per le continue denunce di questa O.S., tant’è che si è da tempo dubbiosi circa l’adeguatezza e la sicurezza dell’assistenza prestata, nonostante   l’impegno di tutto il personale che si dedica totalmente al bene altrui e ai propri doveri.

A tal proposito e come insistentemente già manifestato in passato, si chiede alla S.V. di farsi parte formalmente attiva nei riguardi della Direzione Strategica aziendale perché possano essere superate le criticità presenti, correlate sia alla menzionata carenza di personale che di tecnologia medica, al fine di rendere pienamente e con assoluta sicurezza fruibile l’assistenza che una Struttura ospedaliera deve garantire.

Si ritiene, infine, doveroso sollecitare la celere definizione di tutte le procedure concorsuali in atto, ivi compresa quella relativa a 50 OSS da destinare alla ASL Salerno, entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2022, anche in considerazione che tale termine è stato sancito dall’ultimo CCNL del 2 novembre u.s. (art. 22).

In difetto di riscontro o di azioni propulsive, la scrivente sarà costretta a rivolgere le proprie istanze in sedi istituzionalmente diverse».

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