Consulta della Cultura: è stato commesso un errore?

Riceviamo e pubblichiamo lo scritto di un nostro lettore che si firma con lo pseudonimo “Totò Ebolitano”. Teniamo a precisare che la decisione di pubblicare uno scritto che arriva dall’esterno della redazione non è affatto sui generis, anzi. La redazione di Menamò nasce come luogo fisico e virtuale in cui ogni cittadino può esprimere la propria opinione nella piena libertà e nel pieno rispetto di quelle altrui. Soprattutto, è importante stimolare il dialogo, attraverso le opinioni e il senso critico di ciascuno: solo attraverso un confronto sincero, infatti, la comunità può crescere.

Il Totò Ebolitano

Questo Presidente non s’ha da fare!

Perché?

Perché la Cultura è Cultura e va, sì, rispettata, ma Voi perdeste il senso e la misura!

Di’ la verità, ti piace ‘o Presepe, eh?

No, stu Presidente nun m’ piace!

Ci vorrebbe il compianto Cosimo Mirra per mettere in scena una bella commedia, tutta in salsa ebolitana, e per raccontare l’ennesima frittata di un’Amministrazione tragicamente comica.

Ma di che parlamm’?

Parliamo dell’elezione dell’Avv. Enrico Tortolani (Pro Loco) a Presidente della Consulta della Cultura. 

E che r’è ‘sta Consulta?

La Consulta è un organismo che raggruppa tutte le Associazioni cittadine che operano in un determinato settore, in questo caso la Cultura.

‘O fatt’ è gruoss’. E pecché ‘sta cosa ha creato malumore e sta alimentando più di un sospetto?

Sarebbe bello restare sul copione, ma abbiamo il dovere di raccontare i fatti.

E veniamo ai fatti.

Elezione del Presidente della Consulta della Cultura. Chi lo elegge? L’Assemblea delle Associazioni, costituita da Sindaco, Assessore alla Cultura, Presidente della Commissione Cultura e da un Delegato per ciascuna “Organizzazione Culturale”, purché iscritta nell’Albo generale delle Associazioni (art. 6 del Regolamento della Consulta).

Le Associazioni iscritte all’Albo generale del Comune sono in totale 68; di queste, solo 30 risultano iscritte nella “sezione tematica – Cultura e attività per lo sviluppo economico e promozione turistica” (abbiamo letto la chiarissima determina n. 911 del 12/09/2022, a firma del Responsabile del Servizio, Cosimo Marmora, che individua 4 sezioni tematiche).

Al voto, invece, vengono ammessi 55 delegati di altrettante Associazioni, oltre i 3 rappresentanti comunali, per un totale di 58 votanti.

Qualcosa non quadra … il numero dei votanti è di gran lunga superiore al numero degli aventi diritto. 

Quindi, l’Assemblea che ha eletto quel Presidente si è costituita illegittimamente, avendo – poi – ammesso al voto anche delegati di associazioni che non “fanno cultura”, o meglio, che non sono iscritte in quella specifica sezione dell’Albo generale.

Ma non è tutto. Pare che la politica si sia intromessa pesantemente, durante la fase elettorale, pur di eleggere quel Presidente, pensando – forse – che questa aggregazione possa essere un serbatoio di voti.

Vabbè, ma che vuoi che sia, tutto è cultura … lo sport è cultura, il volontariato è cultura, il tempo libero è cultura. Certo! Un conto, però, è l’essere un fenomeno culturale, un conto è produrre cultura, che è il core business delle Associazioni Culturali.

Ma tant’è, significa che potremo vedere eletto a Presidente della Consulta dello Sport un delegato di Palcoscenico Ebolitano …

Quindi?

Rimediare si può. Il Responsabile del Servizio Affari Generali o il Segretario comunale o il Sindaco, interpretando Statuto, Regolamenti e Determine, potrà invalidare quel procedimento elettorale, stabilire quali Associazioni (fra quelle iscritte all’Albo) hanno diritto di voto e, quindi, indire nuove elezioni.

Non per far torto (lani) a qualcuno, ma per dare la Cultura a chi si occupa di Cultura, magari dopo aver “valutato specifiche competenze nel settore della cultura”, come previsto dall’art.5 del Regolamento.

A ciascuno il suo mestiere. La Politica faccia la politica!

A prescindere … e ho detto tutto.

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