Eboli, il sogno diventa realtà: nasce il forno di Vincenzo

Di Andrea Della Rocca

La cittadinanza ebolitana è invitata a partecipare il 3 dicembre nel suggestivo centro antico alla prima posa della pietra del forno di comunità

Sabato 3 dicembre, nella Giornata Internazionale dei diritti delle Persone con Disabilità”, ad Eboli alle ore 10:30 in Via Antonio Giudice ci sarà la cerimonia ufficiale per la posa della prima pietra per il forno sociale e di comunità di Vincenzo Bardascino. La storia di Vincenzo è quella di un ragazzo di trent’anni che, nonostante una condizione personale di fragilità (sindrome della X-Fragile) e la pandemia che ha rallentato i tempi, si è posto con grande determinazione un obiettivo che oggi ha quasi raggiunto. Dopo sei anni dalla prima infornata all’INCARTATA insieme a Michele e a VicoRua con Carmelo il sogno di Vincenzo comincia a diventare reale!

Il forno di comunità sarà, per famiglie ed associazioni, uno spazio di condivisione aperto a tutti coloro che hanno come obiettivo quello di garantire il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie. Un progetto questo che prende vita tempo fa, fortemente voluto e sostenuto all’epoca dall’amministrazione comunale guidata da Massimo Cariello con l’allora assessore alle Politiche Sociali Carmine Busillo, e che ha visto uno stop a causa del progredire della pandemia.

Le dichiarazioni dei protagonisti

“Questo progetto non riguarda solamente Vincenzo ma tocca da vicino tutti noi, rappresentando un’ opportunità di crescita per l’intera comunità, educandoci alla solidarietà, alla cura, al rispetto e all’inclusione. Il pane in questo percorso è un alimento sano rispettoso dell’ambiente e della nostra salute, ma rievoca anche un consolidamento dei rapporti umani, fecendone da collante. Uno strumento per far emergere i talenti di ogni singolo individuo per favorire la realizzazione di progetti per chi, come Vincenzo, merita un ruolo attivo nella nostra società”

Anche Vito Bardascino, il papà di Vincenzo, spende parole di fiducia nei confronti del progetto e mentre ne parla si nota una grande emozione in lui, con gli occhi lucidi che  raccontano dei sacrifici di un padre, di una famiglia intera e dei sogni che se portati avanti con costanza e razionalità pian piano prendono forma.

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