Il Pd affonda su Conte: Cosa dobbiamo attendere perché si prenda atto del fallimento?

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Partito Democratico – circolo della Città di Eboli

«Dopo quasi  due anni dall’insediamento del Sindaco Mario Conte, Eboli sconta i deludenti risultati di un’amministrazione lontanissima dai cittadini. Tante le cose che mancano, troppe.

Mancano le istituzioni. Troppo pochi i lavori consiliari e troppo pochi i Consigli Comunali che peraltro spesso, salvo l’intervento salvifico di una finta opposizione, vanno deserti. Assenze pesanti sui tavoli decisori, ritardi marchiani persino sugli strumenti fondamentali per la programmazione della città, quali quelli sull’approvazione del bilancio di previsione.

Manca la sicurezza.  Furti, rapine, auto trivellate, sparatorie, spaccio e delinquenza sono all’ordine del giorno, restituendoci la desolante  infruttuosità delle passeggiate del Sindaco dal Prefetto.

Mancano le politiche sociali di ogni sorta. Mancano punti di aggregazione per i nostri giovani, mancano spazi decorosi dove poter fare giocare i nostri bambini.

Mancano attrattori culturali ed economici. Mentre si sceglie di abbattere una scuola per farne un parcheggio, la biblioteca comunale resta chiusa per settimane e settimane. Mentre nella disorganizzazione più imbarazzante si dissolvono persino le tradizioni più antiche come quella della festa patronale, in nessun periodo dell’anno, né a Natale né in estate, vi è  una programmazione credibile degli eventi in città, lasciata solo alla buona volontà delle singole associazioni.

Manca l’attenzione per il nostro mare. Dopo aver vaneggiato in campagna elettorale dello sviluppo della fascia costiera, la stessa rimane , per la seconda estate consecutiva, lasciata all’incuria e al degrado. A fine giugno i bagnanti soffrono la sporcizia delle spiagge libere, l’assenza della sicurezza per i bagnanti, la prepotenza dei parcheggiatori abusivi, oltre a una discutibilissima qualità delle acque.

Manca tutto questo. E molto altro. Ma quel che forse è ancor più grave è che manca una visione di città e uno spirito di appartenenza che vada oltre gli interessi personali e la voglia di accomodarsi sulle poltrone ritenute più ambite.

Cosa altro dobbiamo attendere perché si prenda atto del fallimento totale di questa Amministrazione?».

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