IL SOGNO EUROPEO NELLE MANI DEGLI STUDENTI DEL LICEO GALLOTTA DA OGGI AMBASCIATORI D’EUROPA

Uniti nella diversità. Così recita l’apoftegma che lega, l’uno all’altro, i ventisette Stati Membri dell’Unione Europea. Ognuno con le proprie tradizioni, ciascuno con la propria unicità. Dobbiamo ripartire da qui. E’ qui, infatti, che affondano le radici da cui ha tratto linfa il sogno realizzato di una unione tra Paesi che vogliono e chiedono pace, libertà e solidarietà. E se molti grandi della politica sembrano aver dimenticato il sogno, per fortuna, le giovani generazioni lo hanno coltivato, facendosi carico, con impegno, di promuovere e diffonderne i principi fondamentali, utilizzando la cooperazione come la strategia più efficace.

 Gli alunni e i docenti del Liceo Scientifico Gallotta di Eboli, diretti dalla professoressa Anna Gina Mupo, sono stati proclamati ufficialmente ambasciatori d’Europa, grazie ad un percorso ad hoc di educazione civica che hanno seguito durante quest’anno scolastico e potrebbero presto volare a Strasburgo per vincere un importante premio. Il progetto EPAS, acronimo di European Parliament Ambassadors for Schools è nato nell’ambito di percorsi trasversali di educazione civica. In particolare, la classe quarta sezione A è stata coordinata dalla professoressa Manuela Galasso e il progetto è stato curato dalle docenti Annamaria Ferraro e Maria Francesca Mamertino.

«Il nostro compito, in quanto ambasciatori – ha spiegato Alessandro Lenza, rappresentante di Istituto degli studenti-, è quello di informare i nostri coetanei e le scuole del territorio riguardo l’influenza dell’Unione Europea nella vita di tutti i giorni, cosa di cui spesso non ci rendiamo conto, ma soprattutto di creare quel senso di comunità di cui si ha bisogno».

Il loro impegno concreto nel diffondere le idee della Comunità Europea parte oggi stesso, 9 maggio, giorno in cui si celebra La Festa dell’Europa per ricordare quel 9 maggio del 1950, quando l’allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman, propose la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, per far fronte alla povertà ed alla miseria economica e umana generata dalle due guerre mondiali. Una occasione, insomma, per riflettere sull’importanza dell’unione fra popoli per porre fine ai conflitti.

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