Nomina dei dirigenti tra richieste di stop dei sindacati, le censure della città del Sele e i soldati di Ruocco

Ridare un nuovo assetto alla macchina amministrativa è indispensabile. La carenza di personale affanna, rallenta inceppa i processi di tutti i settori. Nulla di nuovo sotto il sole anche dal momento che lo stesso sindaco Mario Conte, a più riprese, ha lamentato una situazione che ormai risulta insostenibile. Individuato il problema, però, si fatica a trovare una soluzione che sia praticabile senza frizioni. Questa volta le polemiche sono sorte tra politica e sindacati dell’ente, quando si è diffusa la notizia della possibile nomina di quattro nuovi dirigenti, per una spesa di circa 400mila euro in un anno.

La posizione dei sindacalisti

Miro Amatruda e Francesco Mandia, segretario provinciale e dirigente locale della Cisl Fp chiedono di non procedere con le nomine per una questione di metodo e di giustizia. I sindacalisti, infatti, chiedono bandi pubblici così da dare una possibilità anche a giovani laureati ebolitani. La segreteria provinciale della Cisl Fp sottolinea anche altre criticità: «Ci sono intanto servizi essenziali, quali la Polizia Locale, i Servizi Demografici, ed altri servizi fondamentali con gravissime carenza di personale. Un altro ufficio a rischio- spiegano Amatruda e Mandia- è quello del Giudice di Pace, che versa in uno stato di totale abbandono. I dipendenti devono far fronte a migliaia di pratiche con un organico ridotto all’osso, senza che sia stato individuato il Responsabile del Servizio dopo il pensionamento del precedente».

La censura di Città del Sele

«Stupisce, per non dire altro, che alcuni sindacalisti dell’ente entrino nel merito di una decisione tutta politica, assunta in una riunione di maggioranza dopo approfondita discussione e con un’ampia condivisione. Una irritualità che va censurata con fermezza. L’impressione che si ricava è che il sindacato voglia frenare il cambiamento, sottacendo le croniche difficoltà di un’organizzazione che mostra evidenti limiti, nonostante la professionalità, le competenze, l’impegno di tantissimi dipendenti comunali.


Con la dirigenza si eviterebbero tutti i conflitti di competenza tra i diversi settori, le duplicazioni di mansioni, l’inefficienza nella spesa, dando ad Eboli un’organizzazione simile a quella degli altri comuni di stessa dimensione. E ciò con il solo fine di dare servizi migliori ai cittadini che, è utile ricordarlo, sono i beneficiari dell’azione amministrativa.


Da quando l’amministrazione Conte regge il governo cittadino gli uffici sono stati potenziati significativamente con 20 unità, prevalentemente giovani, qualificati e competenti. Si è trattato solo del primo step cui seguirà nel corso del 2023 l’assunzione di altre unità, oltre 30, per vari profili, tecnici ed amministrativi, laureati e diplomati.


Le assunzioni sono avvenute ed avverranno nel rispetto della legge, senza discriminazioni di alcun genere e senza preclusioni geografiche.
Il confronto con i sindacati avvenga nelle sedi opportune, nel rispetto dei ruoli e delle funzioni, come previsto dalla legge» – questo sostengono i consiglieri Lucilla Polito, capogruppo, e Antonio Alfano e i gli assessori Damiana Masiello, Alessia Palma, Massimiliano Curcio e Salvatore Marisei

La dichiarazione di Pasquale Ruocco

Il consigliere Pasquale Ruocco, gruppo misto, «Più volte abbiamo denunciato la grave carenza d’organico all’Interno del comune , ritengo come già avuto modo di dire ai colleghi di maggioranza che la soluzione migliore sia quella di assumere soldati e non generali , optando soprattutto per un concorso pubblico che darebbe una speranza per tantissimi giovani ebolitani di restare nel nostro territorio».

Pasquale Ruocco


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