Ospedale, Fisi: accorpamento urologia e chirurgia danno erariale

Il responsabile provinciale della sigla sindacale Fisi, Vincenzo Casola, entra nel merito della decisione di accorpare il reparto di urologia a quello di chirurgia dell’ospedale di Eboli per la mancanza di personale medico. Il sindacalista è deciso a presentare un esposto alla Corte dei conti per il danno erariale cagionato dall’accorpamento.

La nota

«Non vi sono motivazioni per l’atto adottato. Nel vicino Nosocomio di Oliveto Citra – oramai da anni – vi sono due Urologi senza reparto ed in assenza di previsione nell’Atto aziendale vigente di tale specialità.”

Il danno, quantificabile in circa 140.000 euro annui, si paventerebbe per le omissioni dei Direttori Generali che si sono susseguiti nella gestione della ASL di SALERNO in questi anni che hanno sopportato e tutelato posizioni di comodo personali e divieti imposti – evidentemente – da politici locali. Non è da sottacere che sulla assenza di motivazione degli atti potrebbe esserci anche un risvolto di eccesso di potere, abuso di potere e violazione di legge che sarà attentamente valutato.

Infatti, l’eccesso di potere è un vizio di legittimità dell’atto amministrativo che si manifesta nel cattivo uso del potere da parte della Pubblica amministrazione o nella deviazione del potere da quei principi generali stabiliti dal legislatore, come la correttezza, la buona fede o la diligenza. In questo caso l’atto di accorpamento ha un vizio di legittimità dato dal cattivo uso del potere mancando di motivazione oggettiva».

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