Ufficio del Giudice di Pace, Di Benedetto lancia l’allarme

«Rischiamo di perdere l’ufficio del giudice di pace. Questa, se non si interviene con tempestività, potrebbe essere la volta definitiva». A lanciare l’allarme, il consigliere capogruppo di Punto su Eboli, Cosimo Pio Di Benedetto. Dopo il pensionamento del dirigente Francesco Cuozzo, a prendere le redini dell’ufficio è toccato al funzionario Fernando Salimbene anch’egli prossimo al pensionamento.

«L’ufficio del giudice di pace – spiega Di Benedetto – è presidio di giustizia fondamentale per il territorio. L’organico è
ridotto all’osso ed è sufficiente che qualcuno si ammali, vada in ferie o prenda un giorno di permesso per paralizzare il sistema. Questo crea malcontento anche tra i giudici. Le riforme delle procedure civili e penali, infatti, hanno reso maggiormente gravoso l’impegno dell’ufficio del giudice di pace, che invece di veder ridurre le sue risorse dovrebbe essere
destinatario di altre unità e di risorse per acquisto impianti. Pertanto l’amministrazione dovrebbe premurarsi non solo di potenziare le risorse umane ma anche quelle tecnologiche. Inoltre, in questo momento l’ufficio è inglobato nel settore avvocatura: cosa inefficace e inopportuna».

Già tra il 2015 e il 2016 l’ufficio venne soppresso e solo con un’azione politica congiunta a quella di
dipendenti e cittadini, si evitò il peggio.

«Ora rischia di morire. Per questa ragione occorre sapere se sono state adottate, e quali siano, misure per evitare disservizi per le procedure penali. Inoltre sarebbe utile capire se si ritiene che, visto il numero di aree e le attività a svolgersi, questo ufficio possa essere riqualificato come area-settore».

A riguardo, il consigliere Di Benedetto ha presentato una interrogazione al consiglio comunale.

Fonte: Il Mattino

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