Confesercenti: «L’amministrazione va per conto suo»

La Confesercenti territoriale di Eboli, associazione di categoria presieduta da Donato Santimone, interviene a gamba tesa sull’operato dell’amministrazione sia per quanto riguarda il senso unico di Via Gonzaga sia per la proposta di rispostare il mercato nel rione Pescara.

Di seguito, riportiamo integralmente il comunicato giunto in redazione.

Donato Santimone, presidente Confesercenti

Il comunicato

«No ai guelfi e ghibellini. Si al confronto e alla discussione. La vicenda del senso unico a via Gonzaga oppure dello spostamento del mercato settimanale non ci convincono nel metodo e nel merito.  Le decisioni prese senza consultare i cittadini, i residenti, gli operatori commerciali non sono una buona cosa.

La stampa locale ricorda questa mattina che nel 1999 fu istituito per le festività natalizie il doppio senso di marcia a via Gonzaga. Allora fu una necessità emergenziale perché il flusso veicolare di viale Amendola fu interrotto per settimane. Tutto ebbe inizio con la settimana dell’Immacolata e proseguì fino alla Epifania . Era dunque necessario studiare in quel periodo dei percorsi alternativi. Il piano traffico adottato nel 2003 e mai più aggiornato ha lasciato le cose inalterate.

In queste settimane, nessuno ci ha mai invitato ad un tavolo di discussione, verifica, oppure di ipotesi alternative. Vale per via Gonzaga e allo stesso modo per la ipotesi di spostamento del mercato settimanale. Non ci piacciono le discussioni attraverso i media su scelte che investono la vita quotidiana dei cittadini e delle piccole imprese a posto fisso e ambulanti. Non ci piace nemmeno la discussione sulle pressioni vere o presunte di singoli. Non è il nostro stile, non è il nostro metodo. Rifuggiamo dalla caccia alle streghe oppure degli stregoni. Siamo abituati a partecipare alle discussioni e alle scelte consequenziali esprimendo pareri motivati e che tengono sempre conto dei benefici che possono apportare alla collettività , migliorando la vita di tutti.

Ci auguriamo che nelle prossime ore possa aprirsi una discussione che fino ad oggi non vi è stata che tenga conto dei bisogni dei cittadini, delle piccole imprese e della sicurezza sanitaria». 

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