Vito Maratea: «Mortificate competenza, passione e meritocrazia. E’ ora di cambiare il metodo»

Di Laura Naimoli

Il consigliere capogruppo di Uniti per il territorio, Vito Maratea non le manda a dire. Dopo una sequenza narrativa in cui racconta con precisione temporale tutto ciò che è stato fatto dall’inizio della consiliatura ad oggi, ammonisce e lancia un campanello di allarme: «È arrivato il momento delle scelte coraggiose, mettendo da parte gelosie – scrive Maratea-. Va ristabilito un metodo di condivisione, di concertazione, di coinvolgimento che tenga ben in mente il leitmotiv tanto decantato in campagna elettorale, ma dimenticato in questi mesi: competenza, passione e meritocrazia.

In questi mesi e in modo particolare negli ultimissimi mesi, ogni competenza, ogni passione e ogni merito è stato costantemente mortificato, isolato, calpestato e minato da un metodo di fare politica che sente e non ascolta, che guarda ma non vede e che lacera silenziosamente la volontà anche dei più appassionati. Abbiamo bisogno di un metodo che riconosca e legittimi il lavoro di chi ha voglia di fare, di chi ha desiderio di sviluppare tematiche e risolvere problematiche. Abbiamo bisogno di un metodo che includa e non escluda, abbiamo bisogno di un metodo che riconosca i ruoli e che non li delegittimi continuamente. C’è bisogno di un metodo di amministrare, c’è bisogno di trovare una prospettiva politica, di guardare al futuro e di costruirlo insieme alla Città».

I rumors di migrazioni, di cambi di guardia e di casacca che in queste ore stanno circolando, di intese che a definirle vaste sembra anche riduttivo rischiano di minare il processo di pace che in queste settimane, nel silenzio, la maggioranza ha provato a costruire. Maratea, allora, prova a rimettere sul tavolo i temi da affrontare.

Le urgenze di Maratea

«Va riaperta velocemente la discussione sul Masterplan, in quanto il progetto definitivo, oltre alla riqualificazione dell’ex tabacchificio di Fiocche, non presenta alcun progetto emblematico per la fascia litorale.

Va aperta in maniera seria e responsabile una discussione sulla riorganizzazione della macchina amministrativa. Ci sono settori che vanno completamente riorganizzati se vogliamo davvero un cambio di passo e che l’azione politica e amministrativa non sia continuamente rallentata.

Va avviata velocemente una discussione sul Piano di utilizzo delle aree demaniali e sul PAF, per definire in maniera chiara e precisa cosa vogliamo fare della nostra Fascia Costiera, avviando un tavolo di confronto con l’ente riserva Foce Sele- Tanagro affinché il nostro litorale smetta di essere una foresta ma diventi un vero e proprio parco naturalistico in grado di attirare turisti.

Va avviata una discussione sulla gestione di alcuni impianti sportivi che versano in pessimo stato e che a malapena sono fruibili dai cittadini.

Dobbiamo accelerare la discussione sul PUC aprendoci sin da Subito anon dibattito con i Cittadini, Imprenditori e associazioni di categoria.

Va aperta una seria riflessione sulla viabilità nella nostra Città e in modo particolare lungo la statale 18, nei tratti urbani lungo i quali si sono consolidate centinaia di attività commerciali che da anni attendono una risposta seria e contrerà sulla viabilità.

È su questo che dobbiamo confrontarci nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, visto anche l’avviso della sessione di bilancio, su questi argomenti, che sono quelli che delineano la prospettiva futura della nostra città, dobbiamo aprire una discussione con tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale e nella Città senza mai tralasciare tematiche importanti come le vicende attuali e future che riguardano l’ospedale di Eboli  e la bretella Eboli-Agropoli che non riguardano solo la nostra Città ma l’intera Valle del Sele e sulle quali va convocata una conferenza programmatica che coinvolga tutti i comuni del nostro comprensorio».

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